“La CORTE DI ROSE E DI SPINE” consigli di lettura a cura di Laura Fiamenghi

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Il Progetto: Capita di rado di trovare uno di quei libri che quando lo inizi, non riesci a smettere di leggere. Da qui nasce l’idea di Libreria Rosa: consigliare una volta al mese un libro che sarete felici di leggere. (E su che base direte voi?) I libri sono scelti e consigliati da Laura Fiamenghi, autrice di Romance Fantasy e Paranormal Romance. Se “Le Streghe di Villacorta” o le avventure delle Sirene di “Il Dono del Mare” vi hanno appassionato, c’è un’ottima probabilità che letture di questa rubrica mensile vi entusiasmeranno!


La CORTE DI ROSE E DI SPINE – SARAH J. MAAS

TRAMA

«Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell’istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l’arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.»

Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L’animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge «ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita».
Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l’allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente.

Quando poi un’ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo…


RECENSIONE

Un po’ in ritardo con la nostra rubrica mensile, “Il Fantasy del mese”, questa volta vi proponiamo un viaggio nella terra dei Fae con La Corte di Rose e Spine, il romanzo di Sarah J. Maas, primo della serie Court of Thorns and Roses, una serie di cui sicuramente avrete sentito parlare.

Sono sempre reticente a leggere libri molto popolari, un po’ perché preferisco scovare romanzi un po’ meno conosciuti, un po’ perché a volte troppi commenti positivi sono sinonimo di un’ottima campagna marketing ma poca sostanza.

Beh, non è questo il caso La Corte di Rose e Spine è un libro all’altezza delle aspettative che merita di essere letto. Il mondo fantastico di Sarah J. Maas è pieno di magia, luce e oscurità dove nulla è come sembra.

“Niente è come sembra” potrebbe essere il titolo di questa recensione.

Quando la nostra protagonista uccide il Fae e viene trasportata nel castello di Tamlin, un Fae affascinante quanto bestiale, la storia prende i tratti di un retelling distopico di la Bella e la Bestia.

Un’impressione che dura giusto qualche pagina, perché catapultandoci nella misteriosa terra dei Fae, la Maas ci conduce per mano tra misteri, intrighi, creature fatate ostili e benevole, insieme a una spaesata Feyre che come personaggio compie un’evoluzione incredibile attraverso il libro, mettendo in discussione ogni sua certezza .

In questo clima fantastico di mistero, Feyre capirà che sin dal suo arrivo nella terra dei Fae le sono state nascoste molte cose e che in quel regno incantato anche i tuoi stessi occhi ti possono ingannare.

Quando finalmente la verità viene svelata, si rivela la grande maestria della Maas: dettagli che durante la lettura vi erano sembrati ‘incompleti’, appena accennati, o dimenticati da una penna non abilissima, prenderanno tutta una nuova valenza, facendovi capire che niente era stato lasciato al caso.

La storia d’amore in questo libro c’è e il rapporto che nasce tra Feyre e Tamlin è proprio il catalizzatore di eventi sempre più avvincenti, tuttavia non aspettatevi pagine e pagine di scene romantiche o descrizioni d’amplessi in grado di procurare vampate di calore.

La loro relazione a miei occhi è mancata un po’ di intensità di coinvolgimento e passione, piatta, un po’ come quelle storie d’amore in cui ci si vuole credere per forza, forse spinti dalle circostanze, e, ATTENZIONE SPOILER, è proprio questa la percezione che la Mass vuole darci, perché il nostro Tamlin non sarà il grande amore di Feyre e ci sono gli altri due libri della serie per dimostrarcelo.

Consiglio assolutamente la lettura agli amanti del fantasy romantico, ma che cercano qualcosa di più oltre la storia d’amore a lieto fine.

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Questa bellissima immagine non è di Libreria Rosa ma del Bookblog Words of Books

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