“COLLEZIONE PRIVATA” consigli di lettura a cura di Laura Fiamenghi

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Il Progetto: Capita di rado di trovare uno di quei libri che quando lo inizi, non riesci a smettere di leggere. Da qui nasce l’idea di Libreria Rosa: consigliare una volta al mese un libro che sarete felici di leggere. (E su che base direte voi?) I libri sono scelti e consigliati da Laura Fiamenghi, autrice di Romance Fantasy e Paranormal Romance. Se “Le Streghe di Villacorta” o le avventure delle Sirene di “Il Dono del Mare” vi hanno appassionato, c’è un’ottima probabilità che letture di questa rubrica mensile vi entusiasmeranno!


Collezione privata – eveline durand

TRAMA

Julian West Johanson è un medico dall’ego spropositato e uno scienziato eccezionale: nel giardino della sua enorme tenuta ama collezionare creature particolari. Non animali normali, ma esseri prima congelati in celle dalla tecnologia all’avanguardia, nei tempi difficili in cui l’imperatrice Cristine De Mustang non permette agli abitanti di muoversi nei cieli e in modi rapidi via terra.

Amante delle aste clandestine, Julian rimane stupito alla vista di una cella criogenica di insolita fattura, che appartiene a un periodo passato, e ancora di più dal suo contenuto: una donna, dall’identità ignota.

Sconvolto dalla dubbia moralità della vendita, il suo migliore amico Romery non perde tempo e inizia a fare offerte per un “oggetto” tanto raro, aggiudicandosi la ragazza addormentata con i soldi della famiglia Johanson. A questo punto non gli rimane altra scelta che portare la sconosciuta con loro. Una storia originale che evoca atmosfere steampunk dai misteri irrisolti, dalle passioni irresistibili, scritta dalla penna magnetica dell’autrice Eveline Durand. Quando non ricordi più chi sei, l’unico obiettivo è capire a chi appartieni.


RECENSIONE

Posso annunciare a cuor sereno che, dopo aver letto “Collezione Privata”, leggerò qualsiasi cosa Eveline Durand scriva, abbia scritto o scriverà.. mi sono innamorata del suo stile elegante e scorrevole, delle ambientazioni steampunk che mescolano il gusto vittoriano a tecnologie anacronistiche mosse dal vapore.

Ma procediamo per ordine. Il romanzo che vi propongo questa volta appartiene al genere steampunk (“Steam” in inglese significa vapore) ed è ambientato in un universo fantasy simile all’epoca vittoriana. Un passato dove però la tecnologia – a vapore – ha mosso passi da gigante: esistono mezzi di trasporto cingolati, dirigibili e celle criogenetiche.

Il nostro protagonista, l’illustre Dottor Johanson, è uno scienziato appassionato di creature mutate geneticamente, le studia e le colleziona senza badare a spese. Dopotutto se lo può permettere, il suo guanto destro, un guanto di Osmio, lo identifica come appartenente alle classi più alte della società.

Il Dottor Johanson è un privilegiato e un asociale. Un uomo abbarbicato nel suo status altolocato che non mostra un briciolo di empatia o considerazione per i suoi servitori, dei quali neppure conosce il nome. La sua unica passione è la scienza. Non ha una particolare considerazione neppure per le donne, che per lui sono solo un piacevole rifugio per qualche ora di svago fisico, e le conquiste non gli mancano grazie alla sua avvenenza e alla sua ricchezza.

Il Dottor Johanson è così assolutamente privo di empatia, di calore umano, dei più banali meccanismi di logica ‘di cuore’, che leggendolo non si riesce a prenderlo in antipatia per la sua freddezza, ma strappa dei sorrisi sconsolati per la sua assoluta mancanza di tatto.

Alla ricerca di nuovi esemplari per la sua collezione, insieme all’amico Romery – l’unico che abbia e inspiegabilmente riesca ad essere affezionato a un personaggio così anaffettivo – si reca a un’asta illegale.

Immersa in un’azzurra vasca di ibernazione, entra così in contatto con Stila. Una ragazza congelata forse ottant’anni prima. Il Dottor Johanson non ha nessuna intenzione di portarsi a casa la ragazza ibernata, gli interessa di più la bellissima teca in cui è esposta, ma è l’amico a supplicarlo di salvare la poverina e sottrarla da alcuni soggetti di dubbia morale presenti all’asta.

Johanson si accaparra così la teca con la ragazza immersa nel blu, ma non ha nessuna intenzione di liberare la sua prigioniera. Stila, così dice il suo braccialetto, non ha un guanto di casta, non c’è nessun indizio sulle sue origini o chi sia, può portare solo grane…

Un giorno però accade l’irreparabile e un’avaria ai sistemi di congelamento della sua collezione privata, obbliga il Dottore a liberare Stila dal suo sonno decennale. La ragazza si risveglia senza memoria di chi sia e Johanson non si fa scrupoli a raccontarle bugie su bugie per tenerla nascosta all’interno della sua magione.

Fisicamente è Stila è a emergere dal ghiaccio, ma è il cuore di Johanson che giorno per giorno, a contatto con la sconosciuta venuta dal passato, emerge da sotto la brina da cui era avvolto.

Dubbi, bugie e intrighi sono però sempre in agguato. La verità è destinata a venire a galla, minacciando di distruggere il delicato sentimento che cresce tra ammirazione e stima reciproca tra i due protagonisti.

Fate attenzione, una volta iniziato questo romanzo è impossibile interromperlo a metà!

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Recensione – Collezione Privata – Eveline Durand – Un tè con la Palma
La bellissima immagine non è di Libreria Rosa ma di unteconlapalma

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