Recensione al romanzo: Furor – La Stirpe del Caos Vol.1 di M.D. Ferres

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Consigli di lettura a cura di Francesca Trentini – Scrittrice e Editor

UBAN FANTaSY /

PARANORMAL

romance


Titolo: Furor

Autrice: M. D. Ferres

Serie: La Stirpe del Caos #1

TRAMA

Costretta a tenere perennemente a bada i suoi devastanti poteri telepatici, Miriam vive da due anni a New York, cercando di lasciarsi alle spalle le strazianti cicatrici che l’hanno resa una ragazza schiva e solitaria. Dopo essere sopravvissuta all’attacco di una mostruosa creatura sanguinaria, sarà costretta a mettere i propri poteri al servizio dell’Ordine dei Guardiani, entrando a far parte di una squadra speciale di esseri sovrannaturali incaricata di scoprire l’entità delle misteriose creature apparse in città ed eliminarle. Tra i membri del gruppo, Miriam viene inesorabilmente attratta da Hakon, un antico vampiro in grado di mettere a tacere le voci nella sua testa, rivelandosi ben più di una creatura della notte. Entrambi, incapaci di controllare la violenta passione che li travolge, scopriranno di essere protagonisti di un’arcana profezia che si perde nella notte dei tempi.

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«Quindi sono… l’unico che può… toccarti?» Pronunciò quell’ultima parola con un tono carico di perverse insinuazioni, che fece incrinare il respiro di Miriam. Non riuscì un secondo di più a sostenere quello sguardo oscuro, perciò deglutì e annuì flebilmente. Avrebbe dovuto indietreggiare per ristabilire i confini ed evitare che lui prendesse altre iniziative, ma non si mosse. Rimase immobile, incapace di sottrarsi all’irresistibile desiderio di incoraggiarlo a fare la mossa successiva. Tutto ciò di cui aveva sempre avuto bisogno era a pochi centimetri da lei, incarnato in una creatura letale e pericolosissima. Fu Hakon a retrocedere per primo e le sue ultime parole non lasciarono spazio a fraintendimenti. «Allora dovresti iniziare seriamente a preoccuparti per la tua incolumità.»

Recensione

La Stirpe del Caos è tra le mie serie preferite made in Italy. Lo dico dopo due anni dall’uscita e dalla prima volta che lessi Furor.

Göbekli Tepe, anno imprecisato ma ai nostri tempi. Degli scavi archeologici riportano in vita forze oscure e misteriose. 

New York, un anno dopo. Queste forze oscure stanno sferrando i loro primi attacchi. Ed è l’inizio dell’Apocalisse.

I Guardiani hanno sempre tenuto sotto controllo le creature della notte, ora però l’umano Desmond Craig crea una squadra speciale e chiede la collaborazione a quelle stesse creature per aiutarlo a combattere quelle forze distruttive non solo per gli umani, ma anche per tutto ciò che di umano ha poco.

Miriam ha delle facoltà paranormali, può sentire i pensieri e le emozioni degli altri, cosa che però le causa dolore, soprattutto quando c’è del contatto fisico. Riesce anche a far esplodere cose e persone a causa di una facoltà telecinetica fuori controllo, che l’ha portata a fuggire dall’Italia negli States.

Vive in un appartamento minuscolo e fatiscente del quale non riesce nemmeno a pagare l’affitto, nonostante il suo lavoro da cameriera in un postaccio.

A causa della sua condizione, è una ragazza malinconica e solitaria. Gli unici amici che ha sono i colleghi, l’umana Gwen e il mutaforma Tane (che lei non sa essere un mutaforma).

Desmond Craig fa un’offerta a Miriam che lei non può rifiutare: unirsi ai Guardiani e aiutarli grazie ai suoi poteri, vivendo al contempo in un appartamento fighissimo, oppure continuare a fare la fame.

È così che incontra gli altri della squadra, tra cui un licantropo, un demone, un negromante e… lui, Hakon.

Hakon è un vampiro di milletrecento anni, o giù di lì, nato in Norvegia e cresciuto come un guerriero Berserker consacrato a Odino.

Un personaggio duro, chiuso in se stesso e con il volto sfregiato da una cicatrice che lo ha segnato sul campo di battaglia, quando era ancora umano. Il classico bello e dannato, i cui istinti di vampiro lo portano ad avere poco controllo sui propri impulsi e a dover tenere lontane le persone.

Nonostante l’aspetto poco raccomandabile, Miriam sente subito una sorta di attrazione non ben precisata nei suoi confronti, perché lui è l’unico di cui non riesce a sentire i pensieri. Non solo, ma la vicinanza con Hakon permette a Miriam di non sentire nemmeno i pensieri e le emozioni altrui, come se il vampiro fosse uno scudo circolare. Cosa che nemmeno lui né gli altri della squadra si spiegano.

La vicinanza coatta tra i due li fa avvicinare, nonostante siano entrambi recalcitranti. Ma sotto le risposte al vetriolo che si lanciano, entrambi nascondono una profonda attrazione reciproca, che non è solo fisica. Sentono di essere connessi in modo profondo, e non c’è nulla che possano fare per tenersi a distanza l’uno dall’altra. 

Hanno il potere di annullare le maledizioni reciproche, ma non dirò altro a proposito. 

Sappiate solo che se cercate una storia d’amore potente e dai risvolti più che bollenti, ecco, in Furor la trovate. Le scene di passione sono a dir poco infuocate, sappiatelo.

Ma non si tratta solo di un paranormal romance. Il world building è di tipo urban fantasy ed è incentrato sull’inizio della fine del mondo, quindi quale migliore scelta se non piazzarci dei mostri terrificanti? Se apprezzate il dark fantasy, vi innamorerete dei risvolti horror di questa serie.

Le atmosfere sono pazzesche, sono una cappa oscura e opprimente di decadenza urbana e morale.

Un’altra cosa che mi ha fatto innamorare di questo romanzo e della serie in generale è lo stile della Ferres, diretto ma elegante al tempo stesso.

Il ritmo è sostenuto, è un vortice che ti cattura e ti trascina. I momenti di stasi sono davvero pochi, quanto basta per riprendere il fiato. O forse non bastano comunque, perché qui siamo di fronte a uno di quei romanzi dal tasso adrenalinico molto alto.

Tutti i personaggi sono caratterizzati alla perfezione, ognuno con un proprio modo di esprimersi e reagire. Il mio preferito in assoluto è Rickert, che per fortuna è il protagonista del secondo (ma lo vedremo prossimamente).

Potrei continuare a parlare di questo romanzo per ore, ma rischierei di fare spoiler su una trama ricca di colpi di scena e che va letta in prima persona, non posso fare altro che consigliarvelo.

I volumi previsti della Stirpe del Caos sono sei, di cui tre già pubblicati. E sono uno più bello dell’altro, prossimamente vi parlerò anche del 2 e del 3.


Francesca trentini

Francesca Trentini è una scrittrice e editor freelance specializzata nei generi romance e fantasy (e i loro sottogeneri) e in narrativa mainstream. Puoi seguirla sul suo profilo Instagram

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