Il Progetto: Capita di rado di trovare uno di quei libri che quando lo inizi, non riesci a smettere di leggere. Da qui nasce l’idea di Libreria Rosa: consigliare una volta al mese un libro che sarete felici di leggere. (E su che base direte voi?) I libri sono scelti e consigliati da Laura Fiamenghi, autrice di Romance Fantasy e Paranormal Romance. Se “Le Streghe di Villacorta” o le avventure delle Sirene di “Il Dono del Mare” vi hanno appassionato, c’è un’ottima probabilità che letture di questa rubrica mensile vi entusiasmeranno!
GIDEON LA NONA – Tamsyn Muir
TRAMA
Gideon la Nona di Tamsyn Muir ci svela una galassia di duelli a fil di spada, spietati giochi di potere e necromanti lesbiche. I suoi personaggi saltano fuori dalla pagina, magistralmente animati come arcani redivivi. Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio. Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità. Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà. Chiaro, ci sono sempre cose che è meglio se restano defunte.
RECENSIONE
“Gideon La Nona” di Tamsyn Muir è un libro strano, pieno di ossa, negromanti e ambientazioni fatiscenti. In poche pagine ti catapulta in un universo dark fantasy distopico, opprimente come un sudario.
Dal quale, per l’appunto, la protagonista Gideon – irriverente dispensatrice di perle di macabra comicità – è disposta a tutto per trovare una via di fuga.
L’autrice non fa nulla per aiutarti durante la lettura, non ti prende per mano per guidarti a scoprire il mondo che ha creato, ti sbatte nelle profondità sepolcrali della Nona Casa, coinvolgendoti con poche pennellate dai toni cupi a seguire i suoi personaggi tetri quanto affascinanti.
I misteri che si presentano diventano sempre più fitti e ti ritrovi a impersonare una signora Fletcher un po’ dark, scorrendo una pagina dopo l’altra, per accompagnare Gideon e la sua odiata protetta Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa, in quello che sembra diventare un giallo/horror/fantasy distopico e fantascientifico…. che non assomiglia nulla che sia stato scritto prima.
Sebbene nel libro non ci siano scene hot o una vera e propria storia d’amore, è impossibile non notare quanto Gideon sia sensibile al fascino femminile. Non avevamo mai letto un fantasy LGBT con protagoniste donne e Tamsyn Muir è stata eccezionale e originale anche in questo senso.
Se non si fosse capito, la mia non è una recensione, ma una dichiarazione d’amore!
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La bellissima immagine non è mia ma di @tralepaginediunlibromitroverai